Inauguriamo una nuova rubrica letteraria – Mappe – a cura di Massimiliano Mandorlo e Pietro Russo. Uno spazio dedicato principalmente alla poesia ma aperto anche ad altri generi letterari, brevi mappe o fuochi accesi nella notte per orientare il lettore nel mare di esperienze della parola. Nuovi atlanti in miniatura, mappe per futuri naufraghi e cercatori inquieti.

- Mappe #26Lo “sguardo straniero” del poeta: Questa notte non posso aprire gli occhi di Leda Erente Come guarda un poeta? La domanda, solo apparentemente oziosa, si ripropone dagli albori delle comunità umane e va al cuore di una questione cruciale. Anche quando il poeta chiude gli occhi per affidarsi a una visione “altra”, per esempio impastata… Leggi tutto: Mappe #26
- Mappe #25La materia verticale di Imperatrice Bruno Un vortice di forze centripete si agita e si dibatte incessantemente nella poesia della giovane Imperatrice Bruno (Ariano Irpino 2001) che colpisce per la tensione che attraversa i versi della sua Materia verticale, un viaggio incandescente attraverso le regioni oscure ed enigmatiche dell’esistenza: «La tua natura è del sole… Leggi tutto: Mappe #25
- Mappe #24Poesia presenza del mondo: L’attenzione di Angelo Andreotti La poesia come soglia di attenzione dove non-più e non-ancora rinnovano la possibilità dello sguardo e quindi le parole del passaggio umano. Questo ci suggerisce Angelo Andreotti, poeta ferrarese morto da qualche anno, in L’attenzione (puntoacapo, 2019), libro dall’incedere sommesso e misurato che però non intende eclissare… Leggi tutto: Mappe #24
- Mappe #23Le ragioni del canto di Massimiliano Bardotti A lettura ultimata di A noi basti la gioia di cantare (peQuod, 2025), immagino l’autore, Massimiliano Bardotti, come la corda di uno strumento tesa nello spazio infinito dell’universo. In questo modo il Grande Cantore, pizzicandola, rinnova l’opera della creazione tramite le parole del poeta: «Si sospende così il… Leggi tutto: Mappe #23
- Mappe #22Anche Dio trema e non dorme: di queste mie notti insonni di Luca Pizzolitto I poeti sono persone che fanno “il turno di notte”, come diceva Izet Sarajlić, vegliano sulle rovine ma anche sulle gioie del mondo; per questo l’insonnia che contraddistingue il loro operato è molto spesso un distillato d’oro che anticipa la prima… Leggi tutto: Mappe #22