Categoria: Numeri

LineaTempo #33

L’onnipotenza della tecnica, che ha progressivamente permeato tutti gli ambiti dell’esperienza umana, ha via via smarrito l’uomo nel dominio degli oggetti, aprendo una sfida antropologica che appare globale e che Lineatempo nel numero 33, dal titolo La sfida antropologica nella civiltà della tecnica, ha voluto raccogliere, chiamando a riflettere filosofi e personalità di spicco del mondo della cultura religiosa e laica, che da anni si interrogano sulle potenzialità e sui limiti del progresso tecnico e scientifico.

Amedeo Costabile – Civiltà della tecnica e umanesimo della persona: una sfida globale
Costantino Esposito – La domanda della tecnica
Vittorio Possenti – L’arma a doppio taglio della tecnica
Yuri Berio Rapetti – Chi ha paura dell’algoritmo?
Antonio Allegra –Transhomo Deus. Forme tecnoutopiche di reincantamento del mondo
Intervista a don Julian Carron – a cura di Andrea Caspani
Intervista all’on. Luciano Violante – a cura di Amedeo Costabile
Intervista al prof. Gino Roncaglia – a cura di Amedeo Costabile

Per i Percorsi culturali e didattici vengono presentati una serie di contributi su Ripensamenti e prospettive sulla modernità in De Lubac, Guardini e Mounier.

Nei Segmenti appaiono: una vibrante conferenza di P. Lepori sulla vita di Takashi e Midori Nagai, una riflessione sulla didattica della storia a partire dal libro Alla maniera dei briganti. La Grande Guerra del capitano Ettore Cavalli, un saggio sulla politica di genocidio praticata dai Khmer rossi, l’analisi delle novità apportate da Dvorak nell’elaborazione della sinfonia ‘Dal nuovo mondo’ e la presentazione del valore cristiano della democrazia in Böckenförde.

In Recensioni ed eventi le recensioni di: 1492: Diario del primo viaggio di Antonio Musarra, di Trittico nuziale di Giuseppe Colombo, di Lettore vieni a casa. Il cervello che legge in un mondo digitale di Maryanne Wolf e l’analisi critica della mostra su Van Gogh a Roma.

LineaTempo #32

Da qualche anno si è affacciata anche in Italia la “scommessa” dei Licei quadriennali.

Dopo il successo del primo ciclo di sperimentazione, all’inizio di un secondo e più ampio ciclo, LineaTempo nel numero 32, dal titolo Licei quadriennali: una scommessa fondata? Esperienze e progettazioni di un nuovo modello scolastico, ha operato un’attenta ricognizione sul senso culturale-educativo di questa innovazione.

Si è puntato a far emergere le caratteristiche più significative sul piano pedagogico-organizzativo di diversi progetti in corso, per comprendere i principali nodi problematici che questa sperimentazione solleva.

I contributi, predisposti nella prospettiva di un sapere riflessivo sull’esperienza, offrono un ampio spettro di riflessioni sul senso della sperimentazione e sulle sue prospettive future.

Andrea Caspani – Il “cantiere” del quadriennale: una introduzione

Roberto Pasolini – Uno scenario di innovazione per la scuola italiana: i percorsi quadriennali

Giacomo Ferrari – Il Quadriennale: un profilo educativo, culturale e professionale rinnovato del Liceo

Martino Frizziero – La genesi di un quadriennale: un modello responsabilizzante-comunitario

Roberto Pasolini – Il Quadriennale: un percorso ordinamentale innovativo e di qualità

Simona Favari – Il Liceo quadriennale come leva per l’innovazione

Matteo Asti – La rielaborazione dell’asse umanistico nella prospettiva di un quadriennale

Emanuela Centis – Il processo pedagogico-educativo in un quadriennale

Davide Silvestri – La dimensione umanistico-letteraria nella Scuola italiana di Atene

Prospero Argena – La dimensione storico-filosofica nella Scuola italiana di Atene

Luigi Pati – Paola Zini – La valenza pedagogica del modello quadriennale

Per i Percorsi culturali e didattici viene presentato un nuovo interessante documento ministeriale sulla didattica della Frontiera Adriatica e una originale proposta di didattica della storia su Trieste.

Nei Segmenti appaiono: un’ampia riflessione su Dante e le grandi questioni escatologiche, la ricostruzione storica della crisi sino-taiwanese negli anni ’50 e l’analisi del rapporto tra l’opera di  Šostakovič e la morsa del totalitarismo in cui è vissuto.

In Recensioni ed eventi una recensione del libro di Carlo Ossola, Personaggi della Divina Commedia, che presenta la Commedia come un «teatro d’anime viventi» e la recensione dell’acuta (e quanto mai attuale) lettura del poema omerico fatta da Simone Weil in L’Iliade o il poema della forza.

LineaTempo #31

Nel nostro mondo sempre più tecnologizzato ed in preda a una drammatica crisi dell’umano c’è ancora spazio per la poesia?
LineaTempo nel numero 31, intitolato L’ampiezza del cielo (F. Loi). Uno sguardo sulla poesia contemporanea ha provato a verificare se e quanto il lavoro dei poeti sulla parola possa tornare ad essere attuale e ad incidere sulla vita.
Sono emerse così una serie di testimonianze di poeti, in molti casi legati da rapporti di “filiazione” con il grande Franco Loi, che documentano come negli ambiti più diversi, dal mondo della scuola al carcere, la poesia, praticata come spazio di apertura al lavoro sul proprio io, costituisca uno spalancamento di orizzonte che mette in grado di sfidare il mal di vivere contemporaneo.
 
Massimiliano Mandorlo – Premessa a L’ampiezza del cielo. Uno sguardo sulla poesia contemporanea
Lo spazio autentico della poesia torna attuale nella vita e nel mondo educativo come sfida alla crisi dell’umano
 
Nicoletta Stefanelli – Un guizzo di luce nella scuola
Il racconto dell’esperienza dell’insegnamento della poesia a scuola con il Premio Galdus 
 
Rudy Toffanetti – I bambini non giocano più in strada
Il rapporto con un maestro educa al vero senso della comunicazione della poesia in tempo di social
 
Lorenzo Rapisarda – Un’ardente obbedienza (Atelier delle Arti di Castelmola 2022)
Un’esperienza viva di convivenza aperta all’arte della parola e del suono che nasce dalla cura del “dirsi del mondo”
 
Lorenzo Babini – Ipotetici lineamenti di una poesia presente
Come recuperare lo spazio della poesia in tempi di sovrabbondanza informativa
           
Pietro Russo – Ricerca e trasmissione della poesia: un’esperienza
La poesia come sguardo che spalanca all’incontro con l’umano nell’esperienza dell’insegnamento e della ricerca
           
Sara Scibilia – Poesia come esperienza di conoscenza divergente
La portata rivoluzionaria della poesia in tempo di Covid 
 
Davide Ferrari – La poesia … neanche a me piace
La ricerca dell’autentico fermento della lingua vivente nell’esperienza di lavoro con la parola in carcere        
 
Per i Percorsi culturali e didattici viene presentato il Pirandello “cantore della tenerezza”. Questo aspetto finora poco conosciuto del grande autore emerge con nettezza dall’analisi di tre novelle.
 
Nei Segmenti appaiono: una riflessione sul rapporto tra poesia e trascendente, la ricostruzione storica del senso e delle fasi della “campagna dei cento fiori” nella Cina di Mao e gli sviluppi del dialogo tra Stato e Chiesa in Messico dopo la fine tragica della Cristiada fino alla svolta democratica di fine Novecento.
  
In Recensioni ed eventi una recensione dell’ultimo libro di Susanna Tamaro, carico di passione per l’umano e ricco di spunti per i giovani, la presentazione dell’archivio e della biblioteca di Eugenio Corti, ora a disposizione degli studiosi presso l’Ambrosiana e l’invito alla lettura di un bel libro di poesia.

LineaTempo #30

A distanza di due anni dall’introduzione della nuova Educazione civica nella scuola italiana LineaTempo nel numero 30 si è proposta di verificare la portata culturale ed educativa del nuovo insegnamento.
Col dossier Insegnare Educazione civica: una possibile svolta per la scuola italiana documentiamo come questa innovazione, se sviluppata con percorsi in forma esperienziale fondati sulla centralità della relazione educativa, può diventare “linfa vitale” per il rinnovamento della scuola.
Delineano questa prospettiva, che permette una critica efficace all’individualismo contemporaneo, i diversi contributi offerti, che riflettono da varie angolazioni sui nodi fondamentali di questo insegnamento.

Andrea Caspani – Scuola, cultura e vita: il ruolo strategico della nuova Educazione civica
Il senso di un dossier
Elena Cappai – L’insegnamento trasversale dell’Educazione civica: una sfida per la scuola italiana
Costruire percorsi trasversali centrati su “compiti di realtà”
Dario Eugenio Nicoli – Il farsi dell’umano
Un curriculum e un canone per l’Educazione civica
Rosario Mazzeo – Educazione civica e valutazione: una prospettiva globale
La valutazione come risorsa per il cambiamento
Francesco Lorusso – Leadership e processi innovativi
Il contributo dell’Educazione civica per innovare schemi organizzativi e didattici
Federica Ceriani – Percorsi trasversali di Educazione civica: una sperimentazione in atto
Esperienze interdisciplinari di Educazione civica promosse da Istoreto
Sante Maletta – Alle radici della relazionalità
L’aristotelismo sovversivo di Alasdair MacIntyre

Per i Percorsi culturali e didattici viene focalizzata una prospettiva di insegnamento di storia per le scuole medie del gruppo di docenti che propone il progetto Educare insegnando

Nei Segmenti appaiono: un articolo che costituisce un controcanto all’immaginario culturale dell’ideologia del Russkij Mir; un breve profilo di Armida Barelli, grande protagonista della storia italiana del Novecento finora poco conosciuta; la ricostruzione della storia di padre Popieluszko e della sua opera di resistenza nella Polonia comunista e una riflessione sulla Paternità e il desiderio, che mostra come amare le storture della vita.

Primo Piano è dedicato a Rolando Rivi e l’imprevedibilità del bene, con una serie di interventi connessi alla pubblicazione del libro 13 aprile 1945

In Recensioni ed eventi un’accurata presentazione di un libro che fa una storia culturale dell’Eucarestia e la recensione di un libro sulle riduzioni gesuitiche del Paraguay che mostra l’irriducibile contemporaneità dei gesuiti.

LineaTempo #29

Un gigante della letteratura francese del Novecento, eppure poco conosciuto in Italia, salvo che per il dramma teatrale L’annuncio a Maria
Grazie a una pattuglia di specialisti, guidati dalla passione e dalla competenza di Simonetta  Valenti, abbiamo cercato di delineare il senso della ricerca umana ed artistica di questo poliedrico grande autore.
Claudel infatti ha attraversato le drammatiche lacerazioni dell’uomo contemporaneo e sue personali senza rinnegare nulla dell’umano, anzi traendone ispirazione per un lavoro costante di scavo del proprio io in stretto e continuo dialogo con la proposta cristiana incontrata nel pieno dell’età adulta.

Simonetta Valenti: Di Terra e di Cielo
Claudel nella sua ricerca e nella sua opera.

Agnese Bezzera: «La scena di questo dramma è il mondo». La vita di Claudel
Breve profilo biografico di Paul Claudel.

Alberto Fraccacreta: Nascere insieme all’Altro. Note sulla nuova traduzione italiana di Conoscenza dell’Est
Nell’incontro con l’Oriente la scoperta dell’alterità.

Annamaria Cascetta: L’Annonce faite à Marie
Leggere la realtà in chiave di immaginazione simbolica.

Alessandra Marangoni: Tre voci nel giorno più lungo tra la primavera e l’estate. La Cantate a trois voix
Tre donne in attesa di compimento.

Domique Millet-Gérard: Téte d’Or
Una grande macchina epica che ci mette dinanzi agli occhi e al cuore la straordinaria epopea interiore di un giovane per uscire dal materialismo del suo ambiente.

Flaminia Morandi: “Evergreen Claudel”
Un maestro del discernimento che non passa mai di moda.

Per i Percorsi culturali e didattici diversi contributi (Bellino, Giostra e Botturi) focalizzano il ruolo ed il valore della Resistenza morale delle Chiese cristiane al nazismo.

Nei Segmenti appaiono articoli sulla storia di Quintino Di Vona, un grande insegnante, latinista e partigiano, e su Juan Rulfo, grande scrittore messicano che ha esplorato il contesto sociale della Cristiada.

In Recensioni ed eventi un’ampia intervista ad uno dei massimi specialisti di storia militare, Virgilio Ilari, una recensione dell’ultimo libro di Borghesi su papa Francesco e una presentazione critica del libro Verga cristiano.

Infine la presentazione e il primo contributo della nuova sezione Lettori alla prova.

LineaTempo #28

È urgente, proprio nel momento in cui la cancel culture finisce per mettere in questione il valore stesso del nesso con il passato, riflettere sulla centralità dell’imprevisto, una categoria che, insieme alla libertà della risposta umana alle provocazioni del reale, è decisiva per comprendere il senso dell’intreccio tra gli avvenimenti e la globalità del divenire storico.
È questo il filo conduttore dei graffianti interventi e dei saggi che compongono il dossier del n. 28 di LineaTempo, dedicato al tema L’imprevisto nella storia e nelle storie.

Abbiamo provato a verificare quanto questa prospettiva aiuti ad “illuminare” alcuni episodi del passato, suggerendo allo stesso tempo spunti per una didattica della storia non ideologica, e fornendo elementi per riflettere sul nesso tra le concezioni dell’imprevisto e la letteratura italiana.

L’imprevisto nella storia e nell’insegnamento della storia di Daniele Semprini
Costantinopoli 1204: un vero imprevisto? di Nicola Naccari
Magellano e la prima circumnavigazione del mondo di David Salomoni
Attraversare il nichilismo contemporaneo in prospettiva storica di Andrea Caspani
Probabilità e imprevisto, fondamenti del metodo storico e dell’insegnamento della storia di Fabrizio Foschi
Come Sherlock Holmes sulle orme dei Giusti di Antonia Grasselli
L’imprevisto e la letteratura: da canone stilistico a visione antropologica di Giampaolo Pignatari
L’imprevisto che muove le storie di Elisabetta Valcamonica

Si segnala inoltre per l’organicità e l’ampiezza dei riferimenti il Percorso culturale e didattico dedicato a I Sacri Monti di area italiana

In occasione dell’anniversario abbiamo dedicato un Primo Piano speciale a Dostoevskij con i contributi di:
Solov’ëv e Dostoevskij di P. Mauro-Giuseppe Lepori
Dostoevskij e il dramma del male di Adriano Dell’Asta
Dostoevskij nei Licei: una strada possibile di Vincenzo Rizzo

Nei Segmenti appaiono articoli su “La morte di Virgilio” di Brochsul “Dramma dell’umanesimo ateo” di De Lubac, sull’itinerario sociopolitico di Borgese e la presentazione dell’Academy for Christian Art.

Nelle Recensioni appaiono: una ricostruzione storica degli episodi accaduti a piazzale Loreto durante la II guerra mondiale, una raccolta di saggi sull’intelligence nella storia e un testo divulgativo sulla storia della formazione della mentalità contemporanea.

LineaTempo #27

Al di là degli esaltanti successi sportivi di quest’estate e all’impegno per il rilancio dell’Italia dopo le pesanti restrizioni per la pandemia, è urgente riflettere sulle caratteristiche specifiche che tengono insieme il nostro popolo.
È questo il filo conduttore dei brevi e graffianti interventi dei saggi che compongono il dossier del  n. 27 di LineaTempo, dedicato al tema Alla ricerca dell’identità italiana. Da Roma a Dante, dal Risorgimento all’Italia multietnica di oggi.
 
Abbiamo rivisitato tanti luoghi comuni, per andare al di là del mito di una “storia sbagliata” del nostro paese e far emergere la tensione all’unità culturale e linguistica che precede l’unificazione politica risorgimentale, mostrando le radici antiche di una unità pluriforme capace di illuminare il presente.
 
Danilo Zardin – Dal retaggio antico alla piena modernità: l’identità italiana nel flusso della storia
Milena Raimondi – Italiam quaero patriam. Geografia, storia e identità dell’Italia antica dai Greci ai Romani
Elena Landoni – Dante padre della lingua italiana
Luca Ceriotti – L’Italia in punta di pennello
Giampaolo Pignatari – Letteratura e pluralismo nella lingua italiana: da Dante a Manzoni
Paolo M.G. Maino – La tensione storica tra l’italiano ideale e le variazioni linguistiche regionali
Andrea Caspani – La “storia-mosaico” dell’unità politica italiana
Giorgio Paolucci – Quale identità nell’Italia multietnica?
 
Si segnala inoltre il Percorso culturale e didattico su Sant’Anselmo e la filosofia medievale.  
Nei Segmenti appaiono articoli su von Balthasar, sulle anticipazioni del pensiero cristiano nella cultura romana e sull’odissea di una Divisione italiana in Montenegro durante la II guerra mondiale.
Nelle Recensioni vengono presentati la raccolta di scritti balthasariani su Claudel, una nuova edizione dell’autobiografia di s. Teresa d’Avila e un testo sul “mito della rivoluzione” nella storia d’Italia nel Novecento.

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