La guerra mostra il peggio dell’uomo, ma l’umanità non viene meno. Una blogger ucraina racconta come anche nelle condizioni più dure possa nascere nella popolazione un’inaspettata resistenza civile: “Abbiamo cominciato davvero ad aggrapparci gli uni agli altri. Se non fosse per la morte, la distruzione e gli orrori disgustosi della guerra, si potrebbe dire che tutto questo ci ha resi più felici, o forse… la felicità arriverà più avanti…”.

Nastja Travkina, Voci dall’Ucraina. A Kiev è buio e freddo, ma…, in “La Nuova Europa”, 20 novembre 2022