Tag: Puntoacapo

Mappe #24

Poesia presenza del mondo: L’attenzione di Angelo Andreotti

La poesia come soglia di attenzione dove non-più e non-ancora rinnovano la possibilità dello sguardo e quindi le parole del passaggio umano. Questo ci suggerisce Angelo Andreotti, poeta ferrarese morto da qualche anno, in L’attenzione (puntoacapo, 2019), libro dall’incedere sommesso e misurato che però non intende eclissare la commozione dell’incontro tra esperienza soggettiva e realtà circostante: «all’aurora / è in te stupore. | E il quieto abbandono / dei primi altissimi voli, librati / nell’aria ancora tutta da provare, / ti è riposo nell’anima / e attenuano la paura di te stesso / nascosto dentro a un luogo profondo / che non ti è centro, neppure salvezza» (All’aurora). L’orizzonte salvifico qui sembra essere quello di una parola che si affaccia sul bianco del foglio non come esercizio di letteratura ma come traduzione del «ritmo dei tuoi passi» (Gestazione) che pone alla luce un essere nel mondo sempre situato, nella «tua nudità / quando sei tu a prender gioia dal mondo» (Dialoghi). Interrogando un taglio di luce crepuscolare – ma nell’accezione data alla poesia di Gozzano&Co., ovvero tanto di inizio quanto di fine del giorno – così come le ore notturne tradizionalmente più inquiete e fertili per l’anima, Andreotti ci invita a un viaggio heideggeriano che si fa cura delle ferite del mondo che portano tutte lo stigma de L’indifferenza («Se soltanto sfiorassi quella vita»), di una momentanea caduta del nostro essere al mondo creature presenti, compassionevoli, poetiche: «Se qui, come se questo fosse il mondo, / ed è il mondo, il tuo mondo» (Presenza). Nonostante quella che sembra una naturale vocazione al rimanere all’ombra, il poeta non viene meno al suo compito di cercare un terreno di incontro in cui la propria esperienza risuoni in quella dell’Altro e viceversa, un’«ora che ci è comune ad entrambi / e ci accoglie e ci tiene qui insieme, / […] / in quest’ora in cui ha luogo il vero» (La condivisione). È lo stesso kairos della poesia sancito dalla citazione in chiusura di Simone Weil: «L’attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono».

(Pietro Russo)

Angelo Andreotti, L’attenzione, prefazione di Antonio Prete, Pasturana, Puntoacapo, 2019, pp. 92, € 12.

Mappe #14

La Zona estrema di Francesco Filia

«La poesia si compie nell’attesa alla frontiera» scriveva il filosofo e teologo Ladislaus Boros nel suo Mysterium mortis. Al limite, in una zona estrema di confine si trova anche la poesia di Francesco Filia che con Nella fine ci conduce in un territorio solcato da cieli incendiati ed esplosioni, da inverni minacciosi e paesaggi assiderati in cui «l’annuncio mite di un nuovo inizio / qualcosa ancora preme per nascere / da un antico silenzio». Come nelle sequenze cinematografiche di Stalker del russo Tarkovskij, si attraversa la “Zona” di questo libro lucido e tagliente con la sensazione di un pericolo imminente, in un estremo silenzio in cui il poeta registra con perizia chirurgica i minimi dettagli, i gesti essenziali: i vetri che vibrano     «in controluce», le «lettere sulle pareti delle aule» che «tacciono e sbiadiscono», il gesso che  «continua a stridere sull’ardesia», la «superficie scabra di un tronco tra le dune» e ancora  «Ogni gesto, / il rigare minimo di un polpastrello nella polvere». Consapevole che ogni verso, come dichiarato nella nota in appendice al libro «deve avere in sé il proprio inizio e la propria fine» la scrittura di Filia si carica di un’essenzialità visionaria che a tratti può forse ricordare un certo De Angelis. Ecco qui la poesia di Filia, la sua “biografia sommaria”: questo saper rimanere immersi nel grande enigma della vita senza facili ideologie o illusioni, tra la «lastra del cielo» che pare incombere su di noi e un «sibilo» che nonostante tutto «attraversa le nostre vite e riapre / una ferita antica e sconosciuta»   

(Massimiliano Mandorlo)

FRANCESCO FILIA, Nella fine (2019-2022), Pasturana (AL), 2023, pp. 60, € 15.

Mappe #10

«Con gli occhi della prima volta»: il paese nascosto di Luca Nicoletti

C’è un paese nascosto nella poesia del romagnolo Luca Nicoletti, un paese – avverte Pontiggia nella prefazione – «non solo dell’anima, ma una comunità concreta». Colpisce, in questa poesia alla ricerca di luoghi veri e familiari, di una «piccola comunità» nel nostro tempo, lo sguardo estatico che si sofferma con stupore sugli elementi animali e naturali: lucertole, uccelli, il passaggio lento dei gabbiani, i rami e i bianchi petali del pruno, i monti «grandi e protettivi». Oppure la presenza «comprensiva» ed enigmatica al tempo stesso della luna, vista «con gli occhi / della prima volta». Lo sguardo del poeta, che ha in sé gli stessi paesaggi e istanti trattenuti dalle inquadrature fotografiche della madre Rosita Nicoletti – nota fotografa riccionese – sa cantare l’incanto struggente della Riviera anche nel suo lato nascosto e silenzioso, lontano dal chiasso estivo. Così attraversiamo la «Valconca divina, abissale», San Clemente e le «poche case» di Agello, quasi invisibili, le «pietre bianche / del Coriano Ridge War Cemetery» che sembrano disegnare fantastici arabeschi. E ancora la Riviera con gli alberghi ancora chiusi e «ogni luogo abbandonato», Zandonai «viale del tempo», l’esplodere delle gemme sui rami al Parco della Resistenza o, verso il confine, il castello «senza perdono» di Gradara, Bel-Sit a Gabicce Monte con la sua terrazza immersa «in quell’abbraccio di vento». Lontane dalle parole sicure e potenti dei «dittatori nelle vite degli altri», quelle della poesia di Nicoletti sembrano porsi umilmente in discussione e in dialogo, celebrando il continuo accadimento delle cose: «inquadra l’orizzonte, il cielo / decidi quanto / radici e nulla, celeste e confinato / nulla, respiro / che aspetta il nostro sguardo / i germogli, le foglie tenere / l’illusione che ci accende».

(Massimiliano Mandorlo)

LUCA NICOLETTI, Il paese nascosto, prefazione di Giancarlo Pontiggia, Ancona, Pequod, 2019, pp. 101, € 15.

LUCA NICOLETTI, Rappresentazione della luna, Pasturana (AL), Puntoacapo, 2023, pp. 92, € 15.

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